Golf e Salute

GOLF E SALUTE

a cura di Roberta Bartolomei, specialista in scienze motorie e sportive. Consulente FederGolf Piemonte e presso l’ Istituto di Medicina dello Sport Torino. 

Il gioco del GOLF è per sua natura, unico e difficilmente assimilabile a qualsiasi altra disciplina sportiva o culturale. Infatti le sue peculiarità sono assolutamente originali sia per quanto riguarda le variabili del gioco stesso che per il luogo dove si svolge. A differenza di altre discipline che codificano il campo di gioco, nel golf, pur rispettando certe corrispondenze tecniche, un campo non è mai uguale ad un altro e lo stesso percorso spesso è differente da quello precedentemente giocato.

GOLF E’ BELLO

Golf è bello perché giochi all’aria aperta in un ambiente naturale con paesaggi mozzafiato. Golf è bello se ti piace la strategia, se hai voglia di misurarti con te stesso prima che con gli altri e con il percorso dove stai giocando. Golf è bello se ami trascorrere qualche ora all’aria aperta, viaggiare e trovarsi in splendidi luoghi immersi nella natura. Golf è bello per l’agonista che si esalta durante la gara, come per il dilettante che in qualche modo “patisce” la competizione. Golf è bello ad ogni età e ad ogni livello di competenza. Il GOLF non esclude praticamente nessuno e si può dire che sia veramente un GIOCO PER TUTTI.

GOLF FA BENE ALLA SALUTE

Giocare a golf lungo un percorso di 9 o 18 buche favorisce un impegno aerobico moderato che contribuisce a mantenere uno stile di vita dinamico in particolare nei giocatori in età adulta ed anziana, che spesso hanno l’opportunità di giocare e quindi camminare più volte durante la settimana. Nei giovani che si accostano a questo gioco cercando anche di soddisfare obiettivi agonistici, è importante prevedere un impegno aerobico a supporto del percorso di gara, al fine di migliorare la performance (ritmi più intensi), e ottimizzare la capacità di concentrazione che è la prima a venir meno quando l’atleta si trova in una condizione di affaticamento. Le principali qualità fisiche che vengono interessate dal gioco del Golf sono:

  • La mobilità articolare  -  Il gesto tecnico del colpire una pallina da golf prevede un impegno articolare su più piani ed una serie di rotazioni che sollecitano seriamente l’apparato muscolo-scheletrico che deve essere preparato a sopportare un gesto che il giocatore ripeterà per molte volte durante la seduta di allenamento in campo pratica e successivamente in modo ancor più esasperato e molto spesso condizionato dalle aspettative di precisione e potenza, in campo gara.
  • Un moderato impegno muscolare - A livello muscolare, non è importantissima la forza massimale che sia gli arti inferiori che quelli superiori riescono ad esprimere, quanto la forza esplosiva che permette di utilizzare al meglio le leve del proprio corpo in un gesto che prevede un’accelerazione importante senza tuttavia perdere i riferimenti spaziali fondamentali per la precisione del colpo. La muscolatura tutta del corpo del giocatore viene sollecitata per garantire una postura corretta sia nella preparazione che nell’esecuzione del colpo sulla pallina, che successivamente negli spostamenti in campo.
  • La concentrazione - Bobby Jones scrisse che “la gara di golf si gioca per lo più su un campo lungo una spanna…lo spazio compreso tra le tue orecchie…” in questo modo intendeva esaltare l’importanza degli aspetti mentali e della capacità di concentrazione che sono indispensabili in questo gioco. Tali aspetti risultano così importanti che  gli agonisti di buon livello curano la propria preparazione a livello mentale al pari di quella atletica e tecnica facendosi spesso seguire da professionisti specializzati (mental coach).
  • L’equilibrio  - L’equilibro è un'altro elemento fondamentale nel gioco del golf. Si raggiunge un corretto equilibrio dinamico quando si è in possesso di un'adeguata stabilità degli arti inferiori. La pallina va colpita in modo preciso e corretto e per far si che ciò avvenga il corpo deve essere stabile, non deve cioè eseguire movimenti accessori quali oscillazioni laterali o di compensazione, se non quelli di rotazione previsti dallo swing.
  • Le capacità coordinative - Risulta quindi evidente quanto le capacita' coordinative siano un altro elemento richiesto ad ogni golfista, qualunque sia il livello a cui ambisce giocare.
  • Il ritmo - Il ritmo rappresenta invece la dimensione entro cui ogni persona gestisce i propri gesti  motori. Ognuno di noi ha un suo ritmo innato, e tante sono le possibilità di adattare il proprio ritmo ai gesti quotidiani, è evidente però che a fronte di determinati gesti motori o movimenti tecnici un certo ritmo sia più efficace di un altro...è un'avventura nell'avventura... ricercare e scoprire il proprio ritmo…. nell'eseguire la preparazione al colpo, nel colpire la pallina…., nel procedere una buca dopo l'altra mantenendo efficace la propria concentrazione e l'energia mentale e fisica che ci consentono di chiudere soddisfatti il percorso intrapreso.